Da tempo ormai è comunemente detto che si vota ogni volta che si fa la spesa, che la nostra scelta alimentare coincide con quale prodotto ci troveremo in negozio, sugli scaffali, nel piatto. Truffe alimentari, manipolazioni dei cibi, veleni più o meno consentiti e grandi interessi di lobby industriali (leggi cosa bolle in pentola nella UE), tutto questo fa parte, molto spesso inconsapevolmente, del nostro cibo quotidiano. E poi ci sono da un lato i prezzi delle materie prime quotate in borsa e oggetto di ignobili speculazioni finanziarie e dall’altro ci sono le terre abbandonate, quelle di montagna, i contadini che faticano a vivere del proprio lavoro; tutto questo ha molto a che vedere con un sistema economico e produttivo che sta disgregando le nostre società. Non è semplice per i cittadini, ma ormai non solo più per loro, risalire alle origini di quello che ci si trova nel piatto e conoscere quali materie prime o procedimenti sono stati utilizzati per la sua produzione. Produzione appunto, tutto si riduce a questo, “produci, consuma e crepa” cantavano i CCCP, basta pensare all’indecenza o alla demenza, fate voi, delle produzioni industriali come il vino in polvere o
wine kit, dei surrogati dei formaggi; tramite loro avviene la silenziosa mutazione genetica delle genti, la lenta e inesorabile dispersione del gusto e delle conoscenze. Allora anche noi dobbiamo cercare di rivedere il nostro linguaggio e di eliminare progressivamente pensando al cibo, la parola “prodotto”, anche se abbinata al nobile aggettivo “biologico”, e di pensare diversamente, di scrivere semplicemente, cibo, meglio se bio o naturale dunque. Per tutti l’invito è di rivolgersi per imbandire la propria tavola direttamente ai contadini, a quelli più vicini a casa, a quelli che diserbanti, pesticidi e pozioni magiche no grazie; noi abbiamo pensato di riunire, dando loro visibilità, ma anche facendoli conoscere reciprocamente, alcuni contadini, ma non solo, e di rendere evidenti le loro attività e i loro cibi naturali attraverso il Paniere Gusta Monviso. Così se venite nelle valli del Monviso durante l’anno potete trovare formaggi, mele, pere, kiwi, zucche, patate di montagna, ortaggi di stagione e molto altro. E se volete potete anche fare la spesa e trovarla alla fine di una delle nostre escursioni scriveteci cercheremo di organizzare una presa collettiva.
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