Sui tavoli negli uffici o in qualche panchina dei giardini pubblici, nei luoghi del nostro vivere quotidiano si trovano spesso i segni del nostro distacco dalla realtà.. certo sono tanti e diversi e ognuno ha i suoi, ma l’occhio questa volta è caduto su un pacchetto contenente biscotti, o così pare, di una nota “fabbrica di prodotti alimentari”.
Non di cibo si tratta dunque ma di prodotti alimentari, ideati, assemblati e markettizzati da una fabbrica e giunti direttamente tra le mani dei consumatori, che consumano appunto quello che gli capita tra le mani pur che rispecchi le aspettative diffuse dal marketing e assimilate più o meno inconsciamente.
Ma torniamo al nostro pacchetto che su un tavolino di un ufficio faceva bella mostra di se e del messaggio che in questo caso rimandava ad un immaginario di leggerezza; in evidenza campeggiava la scritta “dietetico”. Messaggi diversi a seconda delle esigenze se ne trovano ovunque dal “biologico” che ormai impera, giustamente per carità se veritiero, alla collezione dei “senza”: “senza zucchero”, “senza grassi aggiunti”, “senza calorie”, “senza glutine”, ecc.. Insomma da anni ormai l’industria ci osserva e ci risolve i problemi del nostro mangiare con prodotti specifici, di cui sovente è un bel gioco di società leggerne gli ingredienti, che via via trasformano in vere e propri alimenti farmaceutici a cui abbinare anche l’ultima dieta alla moda.
Poi l’occhio dal pacco si sposta all’utente e subito capita di notarne il leggero sovrappeso, ed ecco che l’immagine del “prodotto miracoloso” si manifesta con tutta la sua forza.
L’attenzione a cosa si mangia è importante (specialmente durante una gita in montagna – leggi qui alcune info), come è importante pensare ad inserire nella propria vita, se variamente sedentaria, elementi di movimento quotidiano. Insomma smettiamola di ingozzarci di ogni alimento di cui non conosciamo assolutamente più nulla, nella convinzione spesso sbagliata che se in commercio ci faccia bene, che se autorizzato non sia una frode, e nell’illusione che per magia qualcuno risolverà i nostri problemi e ci riporterà alla casella di partenza.
Dedicare del tempo per il nostro cibo quotidiano è fondamentale, è questo che l’umanità ha fatto per millenni, prima dell’avvento della grande distribuzione (di plastica e affini!). Avvicinarsi ai contadini è una scoperta, cercare tra loro quelli che non vi impiatteranno, al pari o peggio dell’industria, di prodotti di dubbia utilità nutrizionale, se non di veri e propri veleni a lunga scadenza; sarà una fatica ma alla fine nel piatto troverete il gusto della vita, il senso di quel mondo che dobbiamo riportare ad essere piccolo e rispettoso del nostro pianeta.
E allora intoniamo tutti insieme un preghiera laica “signori e signore contadini vi ringraziamo per il vostro duro e faticoso lavoro, spesso misconosciuto, nei campi, negli orti, nelle stalle e in tutti i luoghi dove esso si manifesta, dateci oggi il nostro cibo quotidiano, sano, pulito e solidale così che noi, nel riconoscerlo amico, si possa vivere in salute, in pace e armonia. Grazie al vostro rispetto per la natura il mondo ha una speranza, grazie alla nostra spesa una concreta possibilità. Evviva!!”
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