Se per tutti i giorni che passiamo in terra è valido il detto “siamo ciò che mangiamo” a maggior ragione quando affrontiamo delle attività fisiche, che sono generalmente più impegnative rispetto alle nostre abitudini quotidiane, è necessario procedere con adeguata alimentazione.
Praticare del trekking, dello scialpinismo, delle ciaspolate, seppur con le rispettive e importanti differenze di sforzo e condizioni ambientali, pone il nostro corpo nella necessità di energie adeguate.
Tralasciando quelle psicologiche, le energie fisiche si concretizzano sotto forma di alimenti da assimilare e dunque sorge spontanea la domanda: quale alimentazione per la gita in montagna?
Partiamo da un primo dato utile, il dispendio di energia durante una giornata di cammino è circa il triplo di quello necessario in una normale giornata lavorativa passata davanti ad un computer.
Quindi per affrontare il nostro impegno dobbiamo pensare di avere le scorte sufficienti; tutto inizia la sera prima con un’adeguata alimentazione e con la prima colazione, dove i carboidrati, proteine e le vitamine devono essere al centro del nostro pasto. Durante la gita il consumo di calorie varia dalle 250 alle 500 calorie, a seconda del fisico e dello sforzo, ed è pertanto utile assimilare cibi che siano facilmente digeribili e di rapida fruibilità per il corpo. Per quanto riguarda invece la scelta degli alimenti da portare con se, bisogna sapere che ogni alimento ha una risposta energetica diversa e per questo dovremmo essere bravi e intelligenti a modularne l’utilizzo nell’arco della giornata in base alla durata e all’intensità dello sforzo. Frutta secca e fresca possono sicuramente compensare la perdita energetica e vitaminica (importante compensare la carenza di vitamine antiossidanti A, C ed E).
E quindi, quanto cibo ci si porta in gita? Molto dipende dalla durata dell’escursione e dalla possibilità di approvvigionamento durante il tragitto. E’ importante evitare di camminare con zaini stracolmi di cibo inutile che poi ritornerà con noi a casa dopo aver gravato sul nostro incedere per tutto il giorno e quindi occhio allo zaino….
Un discorso a parte merita il consumo di liquidi, il corpo umano è composto per circa l’70% di acqua e mantenere corretto il suo equilibrio è di fondamentale importanza. Vento, freddo, sole e sicuramente lo sforzo fisico contribuiscono alla disidratazione del corpo, pertanto è utile bere con una certa continuità (ogni 20-30 minuti). Che sia estate o inverno una miscela di bevande calde è sempre da portare con se, con l’aggiunta, in estate, di abbondante acqua a cui aggiungere, se stiamo facendo uno sforzo elevato e impegnativo, una giusta dose di sali minerali.
Ricordatevi che quando avete sete è già tardi, prevenire è sempre meglio che curare no?
Ma quanta acqua devo portarmi in gita? Un consiglio sul quantitativo di acqua da portare con se è anche relativo alla capacità di approvvigionamento lungo il percorso, ricordando sempre che le acque di superficie sovente possono essere contaminate, specie alle basse quote o in presenza di allevamenti di animali; in linea di massima è utile portare con se almeno 1 litro, ma dipende dalla lunghezza e difficoltà della gita.
Riepilogando mangiate sempre in maniera variegata e con alimenti di qualità, il giorno prima di una gita impegnativa aumentate il consumo di carboidrati, il giorno della gita fate una buona colazione e bevete abbondante acqua (circa 500 ml) e poi in gita integrate con frutta secca e fresca, evitate i grassi, che danno energia lentamente e appesantiscono la digestione (anche la cioccolata è sostanzialmente un grasso) e soprattutto integrate i liquidi, poi a fine gita, se siete sopravvissuti, venite a fare una bella merenda sinoira con noi, vi aspettiamo!
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