L’amicizia è una grande avventura in cui si conosce cosa significhi volere il bene dell’altro. L’amicizia è esercizio di accordo, di armonia, a volte una vera e propria scuola, in cui si impara a smussare o a valorizzare alcuni aspetti del proprio carattere. In un certo senso, attraverso l’amicizia, si impara a diventare più autentici e più buoni. L’amicizia nasce da un incontro inaspettato, appare come un dono gratuito, dovuto a Dio, (o agli dei, come mi dicevano alcuni amici). Sboccia come un fiore, presenza gratuita, capace di inebriare come un profumo e si nutre di bellezza, non solo la bellezza fisica, ma quella bellezza interiore che traspare anche nei volti e nel vissuto, quei tratti umani che caratterizzano una vita come “bella”, quei rapporti che fanno dire: “è bello stare qui insieme”! Quelle stagioni che sono belle perchè segnate da una qualità squisita di relazioni, dal faccia a faccia affettuoso. Quando questa bellezza fa difetto e affiora il brutto, allora anche l’amicizia si sciupa, decade, e può diventare, a volte, addirittura inimicizia. E’ questa la vera, seria, minaccia all’amicizia: lo smarrimento del bello causato dalla fusionalità nel rapporto, dal cedimento alla schiavitù del desiderio o all’istinto del possesso e della gelosia.
Testo: Enzo Bianchi, riflessioni sull’amicizia, segnalato da Davide Garzino
Fotografia: di Marco Gattinoni
Lascia un commento