mi piacciono i paesi delle meraviglie
quelli scrostati senza insegne
quelli dei vecchi che zappano
quelli di chi resiste comunque
quelli delle strade rattoppate
del sugo che esce dalla cucina
e ti si attacca al naso e non ti molla
che devi tirare su che è un piacere
sono i paesi sconfinati
fuori dai centri commerciali
sono perdenti questi luoghi
eppure tutti li cercano
almeno per starci cinque minuti
sono i paesi che non esistono più
dissanguati dallo sviluppo
divorati dall’assenza
impazziti di solitudine
perché capaci di amare
perché hanno due o tre stanze
e un’immensa terrazza di bellezza
hanno una cucina sempre accesa
una porta sempre aperta sulla strada
e camere per gli scomparsi
sono paesi che li metti in tasca
se ti annoi e li porti via
che poi ci torni se hai cuore
sono i paesi delle meraviglie
che siamo stati
della terra che ci ha cresciuto
sfamato, vestito e spedito per il mondo
in altri paesi da rinascere
con la voglia di stare insieme
l’esigenza d’aiutarsi
il ritrovarsi in qualcosa di noto
la meraviglia di questi paesi
sono le voci che ritornano
le braccia che lavorano
e la piazza che fa festa
e a nessuno importa
da dove vieni
ma quello che conta
è che ci sei
Testo e immagine: Marco Gattinoni
Opera coperta dai diritti di autore, ogni riproduzione deve contenere la citazione dell’autore
Lascia un commento