Bellissimo itinerario quello del bosco dell’Alevè in val Varaita che si caratterizza per la massiccia presenza di Pino Cembro, un percorso ricco di interessanti spunti naturalistici e di paesaggi alpini inseriti della riserva della biosfera dell’UNESCO.
Ci troveremo infatti a passeggiare, partendo dalla borgata Alboin (1484 metri di quota), nel più grosso bosco di Pinus Cembra d’Italia. Lo stesso toponimo in occitano del resto Elvou da qui Alevè, sta proprio a significare Bosco di Pino Cembro.
Gita dal taglio prevalentemente naturalistico, a questa conifera viene associata la Nocciolaia (interessantissimo uccello che si nutre dei semi del pino) Ma non solo. Ci troviamo in piena Occitania e le bandiere con il simbolo a dodici punte appese nei luoghi pubblici e nelle case private nell’abitato di Pontechianale sono li a testimoniarlo. Il Bosco dell’Alevè però non è solo questo. Si trova fisicamente al centro di quella che sino al 1700 è stata la Libera Repubblica degli Escarton, un progetto unico nel suo genere a livello europeo, legato alla gestione della cosa pubblica direttamente da parte della cittadinanza montanara.
Le malghe ristrutturate seguendo le tipologie abitative della zona e la vicinanza con il Monviso andranno a completare il quadro. Un’uscita che non mancherà di stupirvi per via delle bellezze paesaggistiche e naturalistiche, ma anche per i continui riferimenti storici e antropologici a cui questa fantastica terra rimanda.

La montagna è bellezza, vivila con rispetto.
Nel tuo viaggio sui sentieri montani non trascurare le tue condizioni fisiche e ambientali, la tua conoscenza dei luoghi, le risorse che hai a disposizione e se vuoi vivere un’esperienza in sicurezza affidati a una guida esperta.
non ce meraviglia al mondo del bosco dell alevè pulito prufumato coi sui bellissimi pini cembri e un bosco di una storia infinita di fate gnomi re, cavalieri spadaccini incantevole per far delle belle dormite, come la principessa che si sveglio con un bacio, queste erano le mie fantasie quando avevo 15 e 16 anni che venivo a fare il pic nic e poi verso l una del pomeriggio mi addormentavo con la radio accesa e dormivo fino alle ore 16 quando mi svegliavo sentivo quel bel profumo di cembro , a volte d estate di notte dormivo li in mezzo a quel meraviglioso bosco incantevole, mi portavo lo zaino con 2 coperte un cuscino qualcosa da mettere sotto i denti e dormivo sui prati con 2 coperte al chiar di luna sentendo la musica che a volte rimaneva accesa tutta la notte, la mattina mi svegliavo un bel bagno dentro al lago e va la cominciava un altra giornata meravigliosa ho tantissime fo belle foto del bosco dell alaleve ogni giorno esploravo nuovi posti e veramente magnifico spettacolare questo magnifico bosco se potessi tornare ci ritornerei