Dieci ciechi camminavano in montagna, quando si trovarono di fronte a un precipizio:
a tutti tremarono le gambe per la paura indicibile.
Il primo della fila inciampò e precipitò nel burrone. Gli altri dissero:
“Accidenti, poveraccio”, e piangendo rimasero paralizzati, senza riuscire a fare un passo avanti. In quel momento, l’uomo caduto gridò dal fondo del precipizio: “Non preoccupatevi.
Sebbene sia caduto, non mi sono ferito e adesso sono tranquillo. Prima di cadere avevo molta paura, ma adesso sono veramente tranquillo. Anche voi, se volete essere senza preoccupazioni, buttatevi giù”.
Testo: testo di Yamamoto Tsunetomo, segnalato da Davide Garzino
Fotografia: di Stevenson Morina
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