sospeso nei rintocchi di campana
avanzi svogliato nelle nebbie
che ti fan da coperta lieve
il canto delle foglie arrossate
nell’emozione del lasciarsi andare
al vento rincorrono bramiti
potenza e vigore dei boschi
odora la terra di sapienza
nei filari di vigne sgretolate
tenute insieme da ragnatele
d’intricati fili arrugginiti
d’antiche mani la forza
s’è prosciugata sterile
nelle rive a secco invase
dai passi svelti di natura
che canta e non ascolta
la litania del ricordo vano
pensarsi diversi d’altri destini
da questo itinerante ritornare
autunno ti sono riconoscente
plachi la sete con la bellezza
accendi un fuoco per le ossa
e mi offri del rosso tanninico
per pulire il palato dalle scorie
Testo e immagine: Marco Gattinoni
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