A partire dal 1343 e per i successivi quattrocento anni le nostre valli sono teatro di una delle più belle situazioni di autogoverno alpino che la storia del nostro vicino occidente ricordi; la Repubblica degli Escartons. Lontano da gabelle, decime e tasse di vario genere gli abitanti di Oulx, Pragelato, Casteldelfino e i relativi territori adiacenti più il Briansonese e il Queyras godono di una situazione amministrativa che non ha pari in tutta Europa.
Ma procediamo con ordine. Siamo nel lontano 1244 quando il duca di Alboin concede agli abitanti di Briancon la Carta delle libertà, documento che verrà ratificato cent’anni dopo per l’appunto nel 1343. L’accordo, perché di ciò si tratta, prevedeva che in cambio di 12.000 fiorini d’oro da versare nelle casse del Delfino Umberto II, ogni anno in prossimità della festa della purificazione della Vergine, che agli abitanti delle quattro zone formanti gli Escartons (Oulx si aggiungerà in seguito) di goder di privilegi impensabili per quel periodo. Il nome stesso è tutto un programma Escartons deriva del francese écarter, dividere ossia ripartire le tasse dovute al Duca in quattro. Ricordiamo che siamo in pieno medioevo e che parole come giusta ripartizione, equamente… sono concetti quanto meno nebulosi.
Vediamone alcuni di questi concetti nebulosi: libero movimento all’interno del territorio; diritto alla proprietà privata (estesa anche alle donne); elezione di un rappresentante per ogni comunità, i cinque territori ne contavano ben 50, eletto all’interno di un consiglio attraverso il voto dei capofamiglia; amministrazione e gestione di acqua e foreste; legiferazione in ambito civile e penale. Questi non sono che gli aspetti più macroscopici di ciò che i delegati chiamati poi consoli in onore del vecchio diritto romano riuscirono ad ottenere dal Duca in fase di stesura della Grande Charte il documento che ufficialmente sanciva la nascita di quella che in un secondo tempo verrà definita la Repubblica degli Escartons.
Scorrendo velocemente queste prime voci il pensiero non può che corre agli abitanti attestati sul fondo valle subissati da angherie e gabelle da parte dei signorotti locali, l’autodeterminazione è un concetto ancora molto lontano a venire in gran parte d’Europa eppure in queste zone è il pane quotidiano di ogni valligiano.
Questa bellissima realtà verrà definitivamente affossata nel 1713 quando in seguito al trattato di Utrecht gli Escartons al di qua delle Alpi vennero consegnati ai Savoia i quali si premurarono di cancellare con un paio di editti 400 anni di buona amministrazione, uniformando le leggi dei nuovi territori acquisiti a quelli del resto del del ducato. Inseriranno un concetto del tutto nuovo per gli abitanti di Casteldelfino, Oulx e Pragelato: “l’aldilà delle Alpi”, quelli che sino a ieri erano territori appartenenti ad un unico corpus politico e culturale sono ora collocati politicamente “aldilà di una linea di confine e quindi stranieri. Si fa strada il concetto di Alpi, e si badi bene concetto sconosciuto prima del 1700, come confine, spartiacque tra il Noi e il Loro. Forse è proprio questo il danno più grosso imputabile alla famiglia Savoia.
Sul versante francese il progetto durerà sino al 1789 ( vi dice niente questa data? Re e Regine decapitati in nome della libertà) e già! Saranno proprio i figli della rivoluzione francese ad affossare la più bella realtà di autogestione che le Alpi ricordino, in nome del siamo tutti uguali le libertà di cui per più di 400 anni godettero gli abitanti del Queyras vengono considerati privilegi borghesi e come tali cancellati.
Testo: Andrea Arnoldi – Accompagnatore naturalistico MonvisoPiemonte
Consigli per la lettura
Escartoun-Confederazione delle libertà, a cura di W.Ferrari & D. Pipino, Ed. Tabor
Lous Escartoun, a cura di Associazione culturale laValaddo, Ed.Alzani-Pinerolo
Purtroppo troppo pochi conoscono questa realtà.
attenzione avete un link che punta a pagine porno!
Ciao Massimo grazie, abbiamo risolto il problema
No, ancora oggi 19/07/23 il link invia a pagine pornografiche
Buongiorno Bruno, abbiamo ricontrollato ma sulla pagina “Repubblica degli Escartons, terre di libertà” non ci sono più dei rimandi ad altre pagine. Stiamo cercando per correggere l’errore ma non troviamo nulla. Nel ringraziarla per la segnalazione le chiediamo, se possibile, un aiuto in più: ci contatti al numero 3496739553 (Fabio) in modo da correggere insieme questo problema per noi inaccettabile. Grazie per la collaborazione. Fabio
Sono nato in valle varaita, da madre di Brossasco e padre (ufficiale esercito) di Catania . Quando gli fu ordinato, nel maggio del 1940, di invadere (!) i territori d’ oltralpe, si trovò soldati che dovevano sparare a fratelli , cugini, parenti. Questo fatto lasciò in lui un senso di frustrazione ed incomprensione della realtà che non l’ abbandonò più fino alla morte. Un siciliano si sentiva fratello di gente di qua e di là delle Alpi, a 2000 km di distanza!