Anche se può sembrare strano l’organizzazione di un’uscita fotografica è molto diversa da una normale gita in montagna ed ha un ruolo fondamentale nel risultato finale.
PIANIFICAZIONE

Bisogna fare molta attenzione alla pianificazione della giornata. Per risultati soddisfacenti, prevedere che l’escursione inizi presto e/o termini tardi, questo perché l’alba e il tramonto sono sempre le ore nella quale la luce si fa più interessante.
Se si intende prolungare la sessione anche in notturna è utile sapere se la luna è presente e dove posso trovare le costellazioni più interessanti; per questo consiglio di consultare il calendario lunare e scaricare il software gratuito Stellarium, specialmente se andiamo a caccia di Via Lattea.
Le condizioni meteo invece sono più difficili da programmare e prevedere, quindi oltre a seguire i vari siti meteo è molto utile conoscere il territorio; di norma in fotografia le giornate “peggiori” sono quelle di cielo completamente sereno e terso, ricordatevi che le nuvole danno sempre dinamicità allo scatto.
E’ possibile che nonostante tutto, il giorno dell’uscita non ci siano le condizioni di luce ottimali… non demoralizzatevi, sfruttate l’occasione per esplorare il territorio in previsione di un’escurisione futura e concentratevi sui dettagli o sperimentate qualcosa di nuovo.
ATTREZZATURA
Ogni giorno in montagna l’ottica giusta può essere diversa, quindi coprite la maggior lunghezza focale possibile, senza esagerare con il peso; assolutamente indispensabili filtri (polarizzatore e ND) e cavalletto.
Un dettaglio che può fare la differenza è possedere la giusta tracolla; di norma non consiglio specifici prodotti, ma in questo caso vi segnalo la tracolla della Blackrapid (breve recensione sul mio sito). Si hanno enormi vantaggi in praticità, comodità e il collo vi ringrazierà.
Sicuramente d’aiuto un buono zaino: io preferisco quelli da trekking, perché sono più confortevoli, leggeri, resistenti e traspiranti. Quelli fotografici hanno solo il vantaggio di una maggior praticità nel momento in cui si decide di cambiare ottica.
Non dimenticate batteria, memoria di scorta, e protezione antipioggia… cose che al 90% non si utilizzano, ma se servono e non le abbiamo si torna a casa a mani vuote.
LOCATION
Per chi è alle prime esperienze, anche di tipo escursionistico, consiglio quelle location molto famose dove poter andare a colpo sicuro. Mi viene in mente la zona Dolomitica, specialmente Tre Cime, Odle e Cinque Torri o la zona dei 4000 quindi Monte Bianco, Cervino e Monte Rosa.
Questo perché su internet si trova ogni tipo di informazione, quindi anche con poco tempo a disposizione e conoscenza del territorio c’è la possibilità di portare a casa lo scatto buono. Con ogni probabilità si rientra con una foto “già vista” ma senza rimanere delusi.
Se hai già un po’ di esperienza o sei un esploratore sappi che ogni angolo alpino può regalare scatti memorabili; avrai bisogno di studiare nel dettaglio l’uscita con carte e foto di altri fotografi; in questo caso sono molto utili i gruppi fotografici su Facebook, dove è possibile chiedere informazioni… chi è “geloso” non ti risponderà, ma potresti trovare anche quello che si unisce a te.
Aspettando l’attimo giusto, molto spesso, si perde tempo e non si riesce a fare molto dislivello in un’unica uscita; se possibile consiglio di organizzarsi per un weekend, così è anche più semplice sfruttare le luci di alba e tramonto. Un rifugio con buona esposizione e panorama, può essere un’ottima base dove pernottare.
Molte volte mi è capitato di andare in montagna con amici non interessati alla fotografia ed è molto difficile trovare la “concentrazione” per scattare… Le uscite fotografiche che organizzo con Monviso Piemonte nascono proprio per creare un gruppo di appassionati… perché non ti unisci a noi? 🙂
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