ripiegata nella tua indomabile bellezza
figura fragile e rigata di pianto
nel punto più alto hai perforato
le mani fredde che cercano un cuore
in un giorno che può essere breve
dammi quel raggio di luce sul filo dell’alba
che tu sola sai guardare dentro di me
hai visto bene tutte le ombre profonde
dei miei vacui tramonti di solitudine
forse siamo intimi più del previsto
e adesso possiamo renderci unici
che questo tempo è il nostro tempo
crea uno spazio anche se piccolo
provarci un secondo come in un battito
ti chiedo solo di amarti un breve attimo
sfiorarti nel vento come le nuvole
donna che sola veleggi nel cielo
sono di sabbia queste mie ossa
le sposti distratta senza curartene
e mentre le pesti cercando conchiglie
senti il calore del mio deciso respiro
nei tendini teso per poterti raggiungere
Testo e immagine: Marco Gattinoni
Opera coperta dai diritti di autore, ogni riproduzione deve contenere la citazione dell’autore
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