Partenze Monviso Piemonte
Non ci sono prodotti da mostrareA piedi lungo la Via Peuceta
Il Cammino Materano o Via Peuceta, un cammino, non deve per forza essere legato ad una idea religiosa, si può decidere di partire per il bisogno di scoperta, per conoscere gente nuova e assaporare la bellezza di paesaggi diversi.
Il viandante è colui che decide di mettersi in gioco, di prendersi il tempo di camminare lasciandosi alle spalle la frenesia del nostro tempo presente, mettendosi sulle spalle uno zaino che sarà il suo compagno di viaggio.
Lentezza, calma, silenzio, paesaggi mozzafiato e scoperta.. Questi alcuni degli ingredienti che noi vorremmo proporvi per scoprire un turismo diverso.
Proposta del Cammino Materano guidata con accompagnatore
Difficoltà
Cammino accessibile ad escursionisti allenati con una buona preparazione fisica e la capacità di camminare per 6/7 ore al giorno.
Tempi e dislivelli
1° giorno
Bari – Bitetto
Dislivello +176 / 17 km
Il Cammino Materano o Via Peuceta ha inizio dalla Basilica di San Nicola di Bari eretta tra il 1087 e il 1197, la Basilica divenne, in poco più di un secolo, uno dei più importanti santuari della cristianità e una delle principali mete di pellegrinaggio tra Roma e Gerusalemme.
Oltrepassata la zona industriale, in pochi chilometri si guadagna l’uscita dal centro città e ci si immette sull’antica strada medievale che collegava Bari a Bitetto; l’ingresso al borgo di Bitetto avviene tra gli ulivi secolari, da Porta Barese, unica porta medievale sopravvissuta.
Il passaggio da Bari a Bitetto è come oltrepassare una porta che ci permetterà di entrare nel vero spirito ed ambiente del Cammino Materano. Bitetto è un paese molto grazioso ed accogliente dove la gente ti accoglierà con un sorriso ed una manciata di mandorle.
2°giorno
Bitetto – Cassano delle Murge
Dislivello +241 / 25 km
Si parte dalla suggestiva cattedrale romanica dedicata a San Michele Arcangelo, dopo circa 1 km si entra in una foresta di ulivi che caratterizza la Terra di Bari.
Gli ulivi costituiscono un patrimonio culturale inestimabile e un’importantissima risorsa economica; uliveti, mandorleti e vigneti, insieme a masserie, trulli e muretti a secco testimoniano l’antica vocazione agricola di questo territorio.
È questo il paesaggio che accompagna il viandante verso l’altopiano della Murge.
Le grandi distese di ulivi secolari potranno sembrare un paesaggio inconsueto a chi è abituato ai sentieri montani, ma vedrete che lo sguardo cercherà nuove prospettive e potrà spaziare lungo le linee perfette di alberi che li sembrano esserci sempre stati.
3° giorno
Cassano delle Murge – Santeramo in Colle : 22 Km ; 303 m d+
Dislivello +303 / 22 km
Tappa all’interno del Bosco di Mesola dove la presenza di esemplari arborei notevoli conferiscono un elevato valore vegetazionale.
Lungo il cammino si susseguono tutti gli scenari tipici del paesaggio murgiano: creste rocciose, cavità carsiche, dolci pendii, doline e lame, campi di grano e brulli pascoli.
Si giunge a Santeramo in Colle attraverso la Pineta Galietti che prende il nome dalla masseria settecentesca che sorge al suo interno.
4° giorno
Santeramo in Colle – Altamura
Dislivello +250 / 24,5 km
Dal centro storico di Santeramo in Colle si entra nel cuore dell’Alta Murgia, una delle più importanti aree steppiche d’Italia per la presenza di vari endemismi floristici e di una delle maggiori popolazioni di avifauna delle steppe.
Particolarmente diffusa è la stipa chiamata comunemente “lino delle fate” che, assieme alla presenza di licheni, muschi e orchidee selvatiche, conferiscono al paesaggio un aspetto quasi lunare.
Dopo un breve tratto si risale l’altopiano per poi scendere dolcemente verso la città di Altamura. Altamura è la città che non ti aspetti, una piccola perla che toglie il fiato, che lascia la fatica del cammino alle spalle ed appaga gli occhi. Una ventata di stupore.
5° giorno
Altamura – Gravina in Puglia
Dislivello +145 / 20 km
Partenza dal centro storico di Altamura; superata la città, tra la Murgia e la Fossa Bradanica, il paesaggio si estende a perdita d’occhio su vaste distese coltivate a grano, lupino, cicerchia, avena.
Si giunge a Gravina in Puglia attraverso una piccola macchia di bosco e una strada lastricata che conduce alle porte della città.
La città di Gravina è costruita sopra ad uno “specchio”, il duro lavoro delle braccia di uomini ingegnosi ha fatto si che tutto ciò che noi vediamo al di sopra della superficie terrestre venisse scavato e riprodotto anche al di sotto di essa.
Una città nascosta fatta di cunicoli, cantine e grandi dispense.
6° giorno
Gravina in Puglia – Santa Maria di Picciano
Dislivello +546 / 30,3 km
Si parte dalla cattedrale di Santa Maria Assunta; una stradina acciottolata conduce alla collina di Botromagno luogo del primo insediamento antropico, risalente all’età Neolitica.
La discesa dalla collina di Botromagno offre uno dei panorami più suggestivi dell’Alta Murgia; dopo pochi chilometri inizia una nuova ma lieve salita verso la collina su cui si stende il Bosco Difesa Grande che costituisce uno dei più estesi e ricchi complessi boscati dell’intera Puglia.
Il Cammino attraversa interamente il bosco i cui sentieri sfociano infine sulla Fossa Bradanica, un vasto paesaggio di dolci colline caratterizzate da suoli alluvionali profondi e argillosi.
Si attraversano le ampie distese intensamente coltivate dopodiché ha inizio l’ultima salita verso la collina di Picciano.
Questa è sicuramente la tappa più dura di tutto il cammino anche moralmente perché sai che domani il viaggio sarà finito ed il vagabondare inizierà già a mancarti ma la bellezza dei paesaggi ripagherà ogni cosa.
7° giorno
Santa Maria di Picciano – Matera : 29,5 Km ; 452 m d+
Dislivello +452 / 29,5 km
Si parte dal santuario benedettino di Picciano da dove ha inizio una lenta discesa verso l’ampia piana tufacea in cui sorge Matera.
La straordinaria bellezza e unicità dell’habitat rupestre si svela lentamente agli occhi del viandante: si scoprono pian piano i dirupi e le grotte sulle cui pareti l’uomo ha lasciato le tracce della sua continua presenza dalla preistoria fino ai nostri giorni.
Il percorso lambisce la Riserva Naturale di San Giuliano, una delle più importanti zone umide della Basilicata.
L’ingresso a Matera avviene dal Rione Casalnuovo da dove si raggiunge direttamente l’incantevole zona dei Sassi.
Il Cammino termina alla Cattedrale della Madonna della Bruna.
E così Matera è qui davanti a noi, la sua bellezza toglie il fiato, i suoi sassi aprono un orizzonte diverso quello di quando si posa lo zaino e si ritorna indietro con il pensiero….
Quello di quando ci si può dire questa avventura rimarrà con me per sempre.
La viandanza è anche questo, accettare di essere arrivati ed assaporare ogni passo fatto davanti a una delle meraviglie della Nostra Terra.
«Quando si è stati pellegrini, viandanti, forestieri, clandestini o nomadi una volta, lo si è per sempre. Non possiamo tornare alle nostre vite ordinarie e sprangarci in casa. Possiamo farlo per un po’, ma poi, se continuassimo, impazziremmo. Perché se tenessimo le porte chiuse, rinnegheremmo la polvere e il fango in cui abbiamo sognato ad occhi aperti. E non c’è niente di peggio che tradire un sogno.» Luigi Nacci (scrittore)
Ritrovo
Bari, Basilica di San Nicola ore 9.00
Rientro
Matera ore 16 circa
Partecipanti
L’escursione si attiva con un minimo di 5 partecipanti
Abbigliamento e info utili
Cosa Sapere
Info
Responsabile Monviso Piemonte tel. +39 3496739553 Fabio eventi@monvisopiemonte.com

















