Partenze Monviso Piemonte
Con questo trekking ci si tuffa nel tempo con il primo tour intorno al Monviso intrapreso da James David Forbes, docente di filosofia naturale all’università di Edimburgo, nel 1839. Forbes probabilmente realizzò il suo viaggio attraverso il Colle delle Traversette, il Colle di Viso, il Passo delle Sagnette o quello di San Chiaffredo e il Colle di Vallanta, in un percorso non dissimile dall’itinerario attuale.
Primo giorno
Da Castello di Pontechianale al rifugio Quintino Sella o Rifugio Alpetto, per i passi di San Chiaffredo e Gallarino
⇑ +1270m ⇓ -230 ⊗ +/- 7:00 h ⇔ 12,5 Km
Poco a valle dell’abitato di Castello, in corrispondenza di una antica cappella votiva a lato della strada (1600 m) s’imbocca la mulattiera per il rifugio Grongios Martre, ampiamente segnalata da una bacheca in legno finemente scolpita. Dal rifugio (1750 m) si devia a sinistra addentrandosi nel bosco di pini cembri dell’Alevè fino a raggiungere Pian Meyer (2126 m), bellissimo prato punteggiato di pini dove il rio divaga formando suggestivi meandri. La mulattiera risale il Vallone delle Giargiatte, passando per l’ampia conca del Gias Fons (2365 m) che si apre tra la Rocca Jarea e le Rocce Meano. Innalzandosi con vari tornanti si raggiunge la conca superiore. Proseguendo sul sentiero che passa a breve distanza dal Bivacco Bertoglio, si superano tre specchi d’acqua, il Lago Bertin (2701 m), un laghetto senza nome e il Lago Lungo (2743 m) e si raggiunge l’ampia depressione del Passo di San Chiaffredo (2764 m) sullo spartiacque tra la Valle Varaita e Po. La mulattiera taglia quasi in piano le pendici meridionali di Punta Trento e giunge in breve al Passo Gallarino (2727 m). Qui si gira a sinistra e si scende, tagliando a mezza costa le pendici orientali di Punta Trento e Punta Michelis. Si attraversa la selvaggia conca che ospita i laghi delle Sagnette (2567 m) e si arriva in vista del Lago Grande di Viso, sovrastato dalla gigantesca parete orientale del Monviso. Si lascia il lago a sinistra e in breve si arriva al rifugio Quintino Sella (2640 m).
Secondo giorno
Dal Quintino Sella al refuge du Viso, per il Rifugio Giacoletti e il Buco di Viso
⇑ +880m ⇓ -1050 ⊗ +/- 8:00 h ⇔ 14,6 Km
Bella traversata ai piedi del Monviso e dei suoi satelliti settentrionali, fra laghi, morene e residui di neve, in ambiente aspro ma aperto a oriente verso la pianura piemontese e con una superba vista sulla parete nord del Monviso.
Dal Quintino Sella (2640 m) storico rifugio dedicato al fondatore del CAI, si segue la mulattiera che, in lieve salita, conduce all’ampia depressione del Colle del Viso (2650 m) tra il Monviso e il Viso Mozzo.
Si procede fra grossi massi, costeggiando il Viso Mozzo, poi si scende con varie svolte sulle pendici nord occidentali della Rocca Trunè. Il sentiero taglia alla base la morena settentrionale del Monviso, poi scende con alcuni tornanti al Lago Chiaretto (2261 m), dal caratteristico colore azzurro lattiginoso. Tagliando a mezza costa i pendii che sovrastano il lago, si arriva ad un bivio a quota 2310 m circa. Si lascia a destra la mulattiera che scende al Pian del Re, e si prende a sinistra il sentiero che sale alla Colletta dei Laghi (2389 m). Dopo una breve discesa, il sentiero sale diagonalmente, lasciando in basso a destra il Lago Lausetto, fino a incontrare a quota 2560 m circa, la diramazione per la Punta Roma e il Passo Giacoletti. Proseguendo a destra sul sentiero principale si risalgono le ripide pendici delle Rocce Alte, poi si percorre l’ampia conca fino al Colle Losas tra le Rocce Alte e Punta Udine, dove sorge il rifugio Giacoletti (2741 m).
Dal rifugio Giacoletti (2741 m) si scende verso nord seguendo il sentiero lungo un canalone di detriti e nevai, fino al bivio, a quota 2500 m circa, dove a sinistra, abbandonato il sentiero che scende verso Pian del Re, s’imbocca il “Sentiero del Postino”. Si percorre l’aerea cengia erbosa che taglia orizzontalmente il versante Est della Punta Venezia e oltrepassata la pietraia del Colour Bianco, si raggiunge a quota 2550 m circa il sentiero che da Pian del Re sale al Colle delle Traversette; qui termina il “Sentiero del Postino” (30 minuti circa). Da qui si segue a sinistra la mulattiera che sale verso il Colle delle Traversette. Dopo aver raggiunto la conca del Pian Mait (2700 m), si affronta una salita a zig-zag e si passa nei pressi della Fonte Ordi (2787 m) e della Caserma delle Traversette: poco dopo si lascia a destra la traccia per il Passo Luisas e si continua sul ripido sentiero, raggiungendo un altro bivio. Qui si può abbandonare il sentiero che sale al sovrastante Colle delle Traversette (2950 m), per andare a destra, raggiungendo in breve l’ingresso del Buco di Viso (2882 m). Percorso il traforo e raggiunto il versante francese, si effettua una lunga traversata a mezza costa sotto una parete rocciosa, poi si piega a sinistra, scendendo a svolte verso una conca di pascoli. Sotto i ruderi delle Bergerie du Gran Vallon, si incontra il sentiero che proviene dal Col Selliere, e subito dopo (2465 m) il largo sentiero che collega il Belvédère du Viso al refuge du Viso: seguendolo verso sinistra con piacevole percorso pianeggiante si arriva al rifugio (2460 m).
Terzo giorno
Dal rifugio Viso a Castello di Pontechianale per il Passo di Vallanta.
⇑ +400m ⇓ -1280 ⊗ +/- 7:00 h ⇔ 14,5 Km
Dal refuge du Viso seguire il sentiero in leggera discesa a mezza costa che, attraversato il torrente Guil, riprende a salire e in breve raggiunge il Lago Lestio (2510 m), posto in una bella conca dominata dalla cresta di Punta Roma. Costeggiata la sponda meridionale del lago, il sentiero ricomincia a salire fino a raggiungere il Passo di Vallanta (2815 m). Dal colle (suggestivo scorcio sul Viso) si scende nel Vallone di Vallanta, raggiungendo presto un bivio: da qui si può continuare la discesa che porta al rifugio omonimo oppure seguire il sentiero di destra, che va a mezza costa, fino a immettersi sul sentiero che in salita conduce al Passo della Losetta (2872 m); dal colle una facile salita conduce sulla cima del Monte Losetta (3052 m), splendido belvedere sulla parete ovest del Viso. Dalla cima si ridiscende al Passo della Losetta e si percorre a ritroso l’itinerario di salita fino al bivio; qui si continua a scendere sul sentiero principale, raggiungendo il rifugio Vallanta (2450 m).
Un’ultima discesa nel piacevole Vallone di Vallanta riconduce a Castello, dove si conclude il Giro di Viso. Dal rifugio Vallanta si segue il sentiero che si abbassa gradualmente su Pian Para (2350 m). Si continua sulla destra orografica del torrente, che si attraversa in prossimità del Gias d’Ajaut (fontana della salute, 2036 m). Si rimane per breve tratto sulla sinistra orografica del torrente, e dopo la Grangia del Rio lo si riattraversa. Poco dopo si incontra il bivio (1900 m circa) per il Passo di San Chiaffredo, un’ultima lieve discesa lungo il Vallone di Vallanta ci riporta a Castello (1603 m) dove è iniziato l’anello.