Penso che tutti i fortunati che hanno potuto alzare lo sguardo durante una serata di cielo stellato in montagna, abbiano poi avuto il desiderio di portare a casa quell’emozione con una foto.
Le condizioni migliori per una fotografia notturna in montagna sono:
- cielo sereno e ventilato (o subito dopo un temporale);
- luna assente;
- poco inquinamento luminoso;
Per questo tipo di fotografia è necessario almeno una reflex entry level, una focale non oltre i 30/40 mm, un cavalletto e possibilmente un telecomando; scattate sempre in raw.
Non dimenticate di prendere qualcosa di più pesante da mettervi addosso… spesso in montagna di notte la temperatura scende parecchio e la foto notturna richiede tempo e pazienza, quindi è utile coprirsi; molto utile anche una pila frontale.
Perché utilizzare una focale entro i 30/40mm?
Per far si che le stelle impresse nella nostra foto risultino ferme (c’è da considerare il movimento terrestre) è necessario rispettare un tempo limite; per calcolare questo tempo si utilizza la formula T= 500/Focale.
Per comprendere meglio sono utili alcuni esempi:
500/20mm = 25 secondi oppure 500/100mm fa 5 secondi.
Utilizzando un obiettivo da 100 mm dovremo quindi scattare entro i 6 secondi per avere le stelle ferme; praticamente impossibile con il buio della notte in montagna, anche alzando molto gli ISO.
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Pianificazione e scatto
Qualche giorno prima controllate le condizioni meteorologiche come indicato ad inizio articolo, scaricate gratuitamente il software Stellarium che si trova liberamente in rete; questo programma vi permetterà in pochi passi sia di verificare la presenza o meno della Luna, sia di conoscere l’esatta posizione di pianeti e costellazioni.
Recatevi nella zona scelta fra le ore 23 e le ore 4 per avere il più buio possibile, posizionate la fotocamera sul cavalletto e puntate il cielo, cercando di inquadrare parte del paesaggio circostante per rendere lo scatto più interessante. Se volete footgrafare la Via Lattea la trovate quasi sempre a sud.
Aprite il diaframma il più possibile (f/2.8 – 4) per catturare maggior luce ed avere le stelle belle luminose, alzate gli iso (con le entry level non andate oltre gli 800/1000), e controllate di rientrare nei tempi della formula (utile scattare in priorità dei tempi).
L’autofocus molto probabilmente non riuscirà a mettere a fuoco, quindi impostate il fuoco su manuale e regolatelo poco prima dell’infinito e, se il vostro obiettivo dispone di stabilizzatore, disattivatelo.
Mediamente in una serata senza luna con f/2.8 iso 1000 e circa 25″ avrete un ottimo scatto; per scatti oltre i 30″ è necessario l’acquisto di un telecomando.
Per essere tranquilli di aver messo a fuoco correttamente controllate le foto sul display zoommando… le prime volte non sarà immediato trovare il giusto punto di fuoco.
Se il cielo al vostro arrivo è nuvolo approfittatene per prendere la luce frontale (o anche la torcia dello smartphone) e create giochi di luce con scatti di 10/30 secondi… in questo modo non buttate via la serata, vi divertite e avrete qualche scatto simpatico.
Rientrati a casa è fondamentale post-produrre i vostri scatti per far risaltare le stelle e per questo che consiglio di scattare in RAW; durante i miei workshop dedico sempre del tempo all’utilizzo di software come Adobe Lightroom 5 così da ottenere la foto “definitiva”
Tutti questi consigli sono di carattere generale e sono indicati principalmente se si vuole fotografare un cielo stellato; la formula è buona, ma approssimativa che dipende può variare leggermente in base alla dimensione del sensore della fotocamera.
Questa tecnica e tante altre verranno viste durante il workshop che si svolgerà al rifugio Jervis il 2 e 3 luglio.[/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]
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