Comune: Torre Pellice
Indirizzo: Via Beckwith, 3 – Cap:10066
Telefono: +39 0121 950203
Email: segreteria@fondazionevaldese.org
Sito: http://www.fondazionevaldese.org
La Fondazione Centro Culturale Valdese è situata a Torre Pellice, nella via intitolata al generale inglese Charles Beckwith, personaggio che ebbe un ruolo importante nella storia valdese. Nella stessa via si trovano i principali edifici valdesi della cittadina: il tempio, le abitazioni note come “case dei professori”; la “Casa Unionista”; la Casa Valdese, sede dell’annuale Sinodo delle Chiese Valdo-Metodiste Italiane; il Liceo Europeo “Collegio Valdese”; la Casa per ferie “Foresteria Valdese”.
Il Centro è nato nel 1989, riunendo sotto un’unica gestione un ricco patrimonio storico e culturale prima frammentato, mettendolo a disposizione di un più vasto pubblico: la biblioteca, il museo, gli archivi, le collezioni. Situato nel cuore delle cosiddette “Valli Valdesi”, il Centro si trova in una zona di frontiera e, nel contesto di una realtà europea in costruzione, vuole essere luogo di incontro e confronto in uno spirito di pluralismo culturale.
Nello svolgimento del suo lavoro la Fondazione si rivolge principalmente a tre ambiti: il territorio in cui sorge, la realtà italiana, le Chiese protestanti ed evangeliche italiane ed estere.
La biblioteca, dotata di 96.000 volumi circa, di carattere storico, religioso, filosofico, di storia locale e di letteratura, con la sua emeroteca, è un punto di riferimento qualificato per chiunque si interessi di teologia protestante e di storia evangelica.
L’archivio fotografico della Fondazione, tenuto dall’archivio storico della Tavola Valdese, conserva fondi prodotti da fotografi professionisti e dilettanti a partire dalla metà del XIX secolo, per un totale di circa 40.000 esemplari, sia positivi (dagherrotipi, ferrotipi, albumine, gelatine al bromuro d’argento), sia negativi (lastre, pellicole alla gelatina di bromuro d’argento). Il materiale è stato catalogato, restaurato e digitalizzato.
Una ricca attività espositiva, si articola in tre ambiti: la Sala Paolo Paschetto dedicata alla Collezione dell’artista (1885-1963, autore dello stemma della Repubblica Italiana), composta da 140 opere tra oli, acquarelli e incisioni; la Collezione Ippolito, composta da reperti archeologici delle civiltà greca, egizia, italica, romana; uno spazio espositivo “Una finestra su…” per mostre su tematiche relative al territorio delle Valli Valdesi. Recente la programmazione di mostre temporanee collegate con le collezioni museali.
Il museo valdese, nato nel 1889, più volte ristrutturato, comprende attualmente due sezioni: una storica, che illustra gli otto secoli della travagliata vicenda dei valdesi; l’altra, a carattere etnografico, che documenta la vita quotidiana nelle Valli valdesi fra Otto e Novecento. Il museo è dal 1999 l’ente capofila del Sistema Museale Eco-Storico delle Valli Valdesi, una serie di luoghi di memoria e piccoli musei sparsi sul territorio delle Valli Valdesi, che documentano in vario modo elementi di storia valdese e cultura materiale. Il museo è inserito nel circuito di “Abbonamento Musei Torino Piemonte”; è dotato di un bookshop e il biglietto di ingresso è comprensivo di audioguide in quattro lingue.
Su prenotazione accoglie con visite guidate al museo, ai templi e ai luoghi storici delle Valli Valdesi, con vari tagli e in varie lingue, offrendo anche attività didattiche ed educative per singoli, famiglie, scuole e gruppi organizzati, attraverso un ufficio apposito denominato “il barba”, nome che trae dagli antichi predicatori valdesi itineranti.
Le attività offerte al pubblico dal Centro durante l’anno sono molto variegate: mostre, convegni, seminari, conferenze, passeggiate storiche, corsi di formazione nelle lingue minoritarie storiche delle Valli: l’occitano e il francese.
Nel tempo si è incrementato il coinvolgimento nei progetti di sviluppo territoriale insieme a interlocutori pubblici e privati: dalle azioni promosse nell’ambito del GAL Escartons e Valli Valdesi, al progetto pinerolese “Cammini di libertà fra arte e cultura”, ai convegni organizzati insieme ad altre associazioni storiche in val Chisone dal titolo “Cattolici e Valdesi: dal conflitto alla convivenza”, alla creazione insieme a partner internazionali dell’itinerario culturale europeo “Le strade degli ugonotti e dei valdesi”. Dal 2014 la Fondazione aderisce al progetto di promozione territoriale AltraMontagna, promosso dall’associazione culturale Sassi Vivaci.
Il Centro produce materiale informativo sulla storia e la cultura materiale delle Valli Valdesi, sulle Chiese valdesi e sul Protestantesimo. Pubblica la beidana, rivista di cultura e storia nelle valli valdesi, seguita da una redazione volontaria, autonoma e aperta a nuove collaborazioni.
Una domenica all’anno, a metà giugno, il Centro culturale valdese è aperto al pubblico gratuitamente durante tutta la giornata, con animazioni, visite guidate, interventi musicali, banchi libri e oggettistica.
Promozione cultura valdese; Attività; Lingue
Sito: http://www.fondazionevaldese.org
La Fondazione Centro Culturale Valdese è situata a Torre Pellice, nella via intitolata al generale inglese Charles Beckwith, personaggio che ebbe un ruolo importante nella storia valdese. Nella stessa via si trovano i principali edifici valdesi della cittadina: il tempio, le abitazioni note come “case dei professori”; la “Casa Unionista”; la Casa Valdese, sede dell’annuale Sinodo delle Chiese Valdo-Metodiste Italiane; il Liceo Europeo “Collegio Valdese”; la Casa per ferie “Foresteria Valdese”.
Il Centro è nato nel 1989, riunendo sotto un’unica gestione un ricco patrimonio storico e culturale prima frammentato, mettendolo a disposizione di un più vasto pubblico: la biblioteca, il museo, gli archivi, le collezioni. Situato nel cuore delle cosiddette “Valli Valdesi”, il Centro si trova in una zona di frontiera e, nel contesto di una realtà europea in costruzione, vuole essere luogo di incontro e confronto in uno spirito di pluralismo culturale.
Nello svolgimento del suo lavoro la Fondazione si rivolge principalmente a tre ambiti: il territorio in cui sorge, la realtà italiana, le Chiese protestanti ed evangeliche italiane ed estere.
La biblioteca, dotata di 96.000 volumi circa, di carattere storico, religioso, filosofico, di storia locale e di letteratura, con la sua emeroteca, è un punto di riferimento qualificato per chiunque si interessi di teologia protestante e di storia evangelica.
L’archivio fotografico della Fondazione, tenuto dall’archivio storico della Tavola Valdese, conserva fondi prodotti da fotografi professionisti e dilettanti a partire dalla metà del XIX secolo, per un totale di circa 40.000 esemplari, sia positivi (dagherrotipi, ferrotipi, albumine, gelatine al bromuro d’argento), sia negativi (lastre, pellicole alla gelatina di bromuro d’argento). Il materiale è stato catalogato, restaurato e digitalizzato.
Una ricca attività espositiva, si articola in tre ambiti: la Sala Paolo Paschetto dedicata alla Collezione dell’artista (1885-1963, autore dello stemma della Repubblica Italiana), composta da 140 opere tra oli, acquarelli e incisioni; la Collezione Ippolito, composta da reperti archeologici delle civiltà greca, egizia, italica, romana; uno spazio espositivo “Una finestra su…” per mostre su tematiche relative al territorio delle Valli Valdesi. Recente la programmazione di mostre temporanee collegate con le collezioni museali.
Il museo valdese, nato nel 1889, più volte ristrutturato, comprende attualmente due sezioni: una storica, che illustra gli otto secoli della travagliata vicenda dei valdesi; l’altra, a carattere etnografico, che documenta la vita quotidiana nelle Valli valdesi fra Otto e Novecento. Il museo è dal 1999 l’ente capofila del Sistema Museale Eco-Storico delle Valli Valdesi, una serie di luoghi di memoria e piccoli musei sparsi sul territorio delle Valli Valdesi, che documentano in vario modo elementi di storia valdese e cultura materiale. Il museo è inserito nel circuito di “Abbonamento Musei Torino Piemonte”; è dotato di un bookshop e il biglietto di ingresso è comprensivo di audioguide in quattro lingue.
Su prenotazione accoglie con visite guidate al museo, ai templi e ai luoghi storici delle Valli Valdesi, con vari tagli e in varie lingue, offrendo anche attività didattiche ed educative per singoli, famiglie, scuole e gruppi organizzati, attraverso un ufficio apposito denominato “il barba”, nome che trae dagli antichi predicatori valdesi itineranti.
Le attività offerte al pubblico dal Centro durante l’anno sono molto variegate: mostre, convegni, seminari, conferenze, passeggiate storiche, corsi di formazione nelle lingue minoritarie storiche delle Valli: l’occitano e il francese.
Nel tempo si è incrementato il coinvolgimento nei progetti di sviluppo territoriale insieme a interlocutori pubblici e privati: dalle azioni promosse nell’ambito del GAL Escartons e Valli Valdesi, al progetto pinerolese “Cammini di libertà fra arte e cultura”, ai convegni organizzati insieme ad altre associazioni storiche in val Chisone dal titolo “Cattolici e Valdesi: dal conflitto alla convivenza”, alla creazione insieme a partner internazionali dell’itinerario culturale europeo “Le strade degli ugonotti e dei valdesi”. Dal 2014 la Fondazione aderisce al progetto di promozione territoriale AltraMontagna, promosso dall’associazione culturale Sassi Vivaci.
Il Centro produce materiale informativo sulla storia e la cultura materiale delle Valli Valdesi, sulle Chiese valdesi e sul Protestantesimo. Pubblica la beidana, rivista di cultura e storia nelle valli valdesi, seguita da una redazione volontaria, autonoma e aperta a nuove collaborazioni.
Una domenica all’anno, a metà giugno, il Centro culturale valdese è aperto al pubblico gratuitamente durante tutta la giornata, con animazioni, visite guidate, interventi musicali, banchi libri e oggettistica
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