Una intera vita dedicata alla musica, ed allo studio. Una grandissima passione per la Musica. Intesa come Bellezza dei suoni in cui essa si -per così dire- si materializza, benchè eterea, per essere nel mondo e poter essere comunicata e condivisa dagli uomini. Il suono degli strumenti musicali, costruiti nel corso di secoli o millenni nelle svariate antiche tradizioni, da artefici spesso anche umili ed anonimi, assolvono alla funzione essenziale di dare una voce, di elevare fino alle sfere più alte dei cieli. La musica che può rivelare o pur solo far ‘sentire’ il drammatico mistero nascosto nella condizione umana.
Affascinato dalla musica della grande tradizione europea , particolarmente quella dei secoli XVI al XIX, cioè l’epoca dei grandi compositori come Frescobaldi, Bach, Scarlatti, Mozart e Schumann, Giuseppe Accardi (Palermo 1946) non ebbe inizialmente l’opportunità di studiare la musica in Sicilia, dove invece compì gli studi di Architettura. In seguito al revival della musica barocca, che era iniziato al nord Europa in quegli anni, egli si stabilì in Olanda, dove si dedicò inoltre allo studio di: clavicembalo, violino barocco, ed anche musicologia e teologia. Dal 1974 iniziò un lungo periodo di viaggi alla ricerca degli strumenti musicali antichi, per poi poterli restaurare in modo da potervi suonare le meravigliose composizioni dell’epoca, che solo per mezzo dei veri suoni originali potevano in pieno rivelarci la loro -oggi quasi dimenticata – grande bellezza e splendore. In quanto, con il trascorrere dei secoli, tutti gli strumenti musicali, ed il modo di suonarli, si vanno continuamente trasformando e cambiano, in modo quasi inavvertito, fino a divenire in realtà, semplicemente, tutt’altra cosa. Dopo più di una ventina d’anni di tali ricerche, si trovò ad un certo punto con una raccolta di una dozzina di strumenti musicali, ed anche antiche musiche a stampa o manoscritte, selezionati a tal punto da costituire un raro ed unico piccolo patrimonio di arte e cultura. Un grande potenziale da far conoscere e divulgare, una missione quella di Giuseppe Accardi, che si definiva quindi, nella conservazione e nella diffusione della conoscenza della grande arte dei suoni della nostra storia, che come già detto, rischiano col passare del tempo di essere quasi del tutto dimenticati, e scomparire, così come perdute sono oggi per noi tutte le musiche dell’antica Grecia, del nostro passato più arcaico. Purtroppo un nuovo ed anche più arduo compito si veniva a prospettare a questo punto: trovare un luogo idoneo alla conservazione, valorizzazione e divulgazione di tali beni culturali. Per via di varie conoscenze ed amicizie musicali, venne proposto a Giuseppe Accardi di visitare Saluzzo e la scuola APM, dove la presenza di strutture didattiche preesistenti, ed un ricco e notevole patrimonio architettonico storico, sembrava offrire varie opportunità per valorizzare la piccola ‘grande’ collezione d’arte musicale. Così oggi quasi tutta la collezione e’ ospitata a
Saluzzo in diversi edifici storici che possono offrire un luogo adeguato sia per lo stile dell’epoca, che per l’acustica, ed anche un fattore umano e sociale sensibile. Il Comune ha presto compreso i vari potenziali di un tale progetto, e si e’ al momento invero molto attivi in iniziative didattiche, scientifiche e di vita musicale, con una ricca serie di concerti-conferenze e tanti musicisti e concertisti anche molto celebri che si stanno alternando sempre più di frequente a mostrare la loro arte ai saluzzesi…
Un centro studi per il pianoforte storico nella scuola APM, ed una bellissima Sacrestia di Sant’Ignazio presso il comune di Saluzzo, offrono già due o più concerti e incontri al mese, conferenze e masterclass, o lezioni, aperte al pubblico; chi fosse interessato a conoscere, studiare, o semplicemente godere dell’arte, può contattare direttamente l’APM o direttamente Giuseppe Accardi, sempre disponibile perchè questo suo impegno non si dissolva nella frenetica sbadataggine contemporanea.
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