Gli alberi delle nostre montagne

Questa rubrica si occupa di natura, e nello specifico degli alberi e delle essenze arboree che popolano i versanti delle valli del Viso, del loro utilizzo nella cucina popolare e, come possiamo notare in un qualsiasi museo della cultura e tradizione contadina, anche per la fabbricazione dei propri attrezzi di lavoro quotidiano.
Piante da frutto ordinate negli antichi terrazzamenti di pietre a secco che per secoli hanno composto il paesaggio agricolo nelle zone collinari e montane e quelle d’alto fusto utili per la produzione di legna e carbone, ma anche materiale indispensabile per le costruzioni degli insediamenti abitativi.
Noccioli, ciliegi, meli, peri, albicocchi, castagni, acacie, sono tessere di un mosaico molto ampio che accompagna la vita dell’uomo su questo territorio, alcune da un tempo immemore, altre con recenti migrazioni e insediamenti; alcune vivono spontanee nei boschi ed altre solo dove l’uomo si prende cura di loro, tutte meritano di essere conosciute e da tutte si può imparare un punto di vista nuovo da cui guardare al nostro patrimonio ambientale e culturale.
E’ impossibile parlare di alberi e frutti senza allargare lo sguardo a quello che in quel momento succede nel mondo delle api del loro inconfondibile ed instancabile lavoro che è alla base della nostra sopravvivenza; seguendo il loro ronzio sulle fioriture primaverili, ma non solo, cercheremo di capire meglio il lavoro contadino nelle varie stagioni e così la stagionalità delle colture. A raccontarci di questo prodigio che ci circonda sarà la penna competente di Paolo Cabiati, agronomo ed apicoltore; ebbene viva le api e la natura, iniziamo…